LUIGI DE DONATO, bass

“Basso virtuoso & terribile!”
Musiche di P. Albergati, G. Carissimi, F. Colusso, A. Draghi, C. Monteverdi.

Ensemble Seicentonovecento
diretto da Flavio Colusso

(il programma è disponibile con organico strumentale, con il solo Basso continuo o con il solo clavicembalo)

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“Basso virtuoso & terribile!”
Virtù e virtuosismo, amore e terrore si contendono il campo di questi differenti “quadri” barocchi, nei quali la parola è la chiave di tutto: la voce è il vero strumento dell’uomo e con il canto essa può dar vita al Verbo di Dio, al grido della Natura, e al sibilo di Satana (il che sempre da Dio è concesso) incarnandosi ora in versi narrativi, ora in lirici squarci di luce altissima, ora in fragori profondi. Dalla Selva morale e spirituale monteverdiana emerge ab aeterno la Sapienza divina manifestandosi nell’abbraccio al creato: la voce del basso di fondamento sembra contenerlo tutto intero così come contiene tutti gli armonici musicali. L’amante guerriero destatosi dall’ozio illustra le sue imprese amorose alternando lo stile “molle” a quello “concitato”,  e intesse con la sua «roca cetra» l’encomio al «Gran Fernando Ernesto» - l’Imperatore Ferdinando III al quale è dedicato l’VIII Libro dei Madrigali guerrieri et amorosi; il personaggio della cantata carissimiana, colpevole solo di essere amante non più amato, nell’impegnativo e articolato recitativo grida il tormento dell’amore perduto fino a rievocare l’Orfeo di Monteverdi: si ribella infine al supplizio delle pene d’amore rianimandosi in un dolce arioso.

«Ogni musico lunatico è creduto, già lo so» è invece la morale della gustosa Cantata da camera del conte Pirro Albergati Capacelli, prolifico musicista bolognese che ironizza sulle debolezze del musico (castrato, basso o soprano che sia, di ieri e di oggi) timoroso di non essere abbastanza in forma per esibire al meglio le sue grandi qualità… Sensuale e toccante l’aria “del sonno” che condanna a morte il mitico generale Oloferne, il quale “perse la testa” per Giuditta: se avesse potuto ascoltare le commoventi note dell’Oratorio di Draghi, la bella ebrea forse avrebbe desistito dal suo piano omicida. Il Lucifer di Carissimi in pochi minuti e con una sola voce condensa un dramma completo: l’Historicus narra l’antefatto, Lucifero esulta al culmine della superbia, Dio pronuncia la condanna ed esplode la battaglia tra angeli e demoni: voci terribili, che salgono dalle fondamenta degli abissi terreni, che tuonano dalle altissime gerarchie celesti per precipitare nelle tartaree fiamme dell’Inferno.